Un viaggio lento da Aosta alle valli per conoscere il passato ed il presente della regione più piccola d’Italia. Un territorio generoso e accogliente sotto ogni punto di vista, scelta ideale per chi desidera trascorrere un’esperienza unica, autentica e ricca di emozioni
La Valle d’Aosta, la regione più piccola d’Italia, presenta una ricchezza straordinaria in grado di sedurre chiunque arrivi a conoscerla. Oltre ad essere una gettonata meta turistica è una realtà autenticamente speciale. Qui la natura rigogliosa incontra l’avventura e la cultura si fonde con l’armonia del paesaggio ed è in tal modo anche facile ritrovare sé stessi attraverso emozioni uniche.
Queste sono alcune delle ragioni che la rendono una delle mete predilette dagli appassionati della montagna tutto l’anno, che amano il turismo attivo e le attività all’aria aperta e vogliono esplorare i sapori tipici dei luoghi da visitare.
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Un viaggio a ritroso nel tempo
Una vacanza anche breve può essere l’occasione per ammirare l’interessante patrimonio archeologico e storico della Vallée d’Aoste. Ad esempio ad Aosta, l’antica Augusta Praetoria, in corso Saint-Martin-de-Corléans, si trova uno dei siti archeologici più interessanti d’Europa riportato alla luce nel 1969.
Sempre nel capoluogo valdostano, detto anche la Roma delle Alpi, si può ammirare anche l’Arco di Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro Romano, le mura della città e le torri perimetrali, il Foro con il Criptoportico, una straordinaria struttura sotterranea e la Villa della Consolata.
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E poi l’arte medievale delle chiese: la cattedrale di Santa Maria Assunta, la basilica paleocristiana di San Lorenzo e il complesso ecclesiastico di Sant’Orso. Tutti luoghi che si possono anche scoprire attraverso l’evento Culturété, che offre visite guidate per tutto agosto.
Nel resto della regione invece meritano la menzione d’onore – la strada consolare delle Gallie (costruita per collegare Roma con la Valle del Rodano) con lo spettacolare passaggio ad arco di Donnas, la strettoia scavata nella roccia di “Pierre Taillée” e il ponte di Pont Saint Martin.
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In alto i cuori: l’estate in Val d’Aosta
Nel periodo estivo, colori brillanti e profumi intensi si intrecciano con paesaggi mozzafiato e una natura rigogliosa che invitano a trascorrere all’aria aperta quanto più tempo possibile.
La Vallée d’Aoste possiede un patrimonio naturale di rara bellezza, tutelato da un importante sistema di aree protette: due parchi, 10 riserve naturali, 19 siti della rete ecologica Natura 2000 – la rete ecologica che salvaguarda la biodiversità in Europa – e quattro giardini botanici alpini. Si tratta di un totale di trentacinque punti di interesse naturalistico, tutti raggruppati sotto il marchio VIVA – Valle d’Aosta unica per natura, creato per promuovere la fruizione turistica di queste aree su principi di eco-sostenibilità. Numeri importanti, che danno l’idea di quanto questo territorio possa offrire a chiunque sia alla ricerca di una boccata di ossigeno per lo spirito e di una ricarica di energia per il fisico.
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Natura, outdoor e benessere
Chi vuole esplorare a fondo l’armonia della natura può approfittare degli oltre 5.000 chilometri di sentieri liberi e dei diversi itinerari che si snodano sul territorio valdostano – come il Cammino Balteo, la Via Francigena, le Alte Vie e il Giro dei Giganti – o di quelli che valicano i confini – come il Tour du Mont-Blanc (un trekking emozionante che si snoda attorno al Monte Bianco ed interessa tre Paesi, Italia, Svizzera e Francia), il Tour du Mont-Rose, il Tour du Cervin e altri ancora tra cui il Tour du Grand-Saint-Bernard, un percorso affascinante e selvaggio che attraversa sei vallate ed una riserva tra Italia e Svizzera.
L’ampia gamma di itinerari – alcuni rilassanti ed adatti a tutti, altri più impegnativi – permette di raggiungere luoghi dalla bellezza rigenerante come laghi alpini, valichi montani, antichi borghi e castelli, boschi e pascoli – e ovviamente si potrà trovare ristoro in bivacchi, rifugi e posti tappa.
D’altra parte, una camminata è il modo migliore per rigenerare corpo e anima immersi nelle meraviglie della natura circostante. La Valle d’Aosta offre scenari emozionanti per un’escursione in tutte le stagioni, in particolare in quella estiva, il periodo ideale per avventurarsi in alta quota grazie alle lunghe giornate e il tempo generalmente stabile.
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Rifugio Mont Fallère: un museo a cielo aperto
Senza allontanarsi troppo dal capoluogo di regione, per grandi e piccini, è possibile, per esempio, raggiungere a piedi e in bicicletta il Rifugio Mont Fallère, a 2.385 metri sul livello del mare. Un luogo caratterizzato dalla presenza di opere d’arte dello scultore Siro Viérin, che lo hanno reso un vero museo a cielo aperto. Lungo il percorso è, infatti, possibile scorgere tra i rami e dietro i sassi piccole creature del bosco e passo dopo passo sarà la curiosità a guidare gli escursionisti in una caccia al tesoro tra statue di legno e profumi di montagna.
Tanti percorsi anche gli amanti delle due ruote
Ma i mesi estivi in Valle d’Aosta sono splendidi anche a un passo diverso, grazie ai tanti percorsi studiati per gli appassionati della bici, per un totale di oltre 1.000 chilometri tra sentieri boschivi, mulattiere e strade poderali.
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Chi ama il ciclismo su strada, per esempio, può cimentarsi con diversi percorsi panoramici – alcuni più accessibili, come le piste ciclabili del fondovalle tra vigneti e castelli, e altri più impegnativi, tra salite e discese lungo i grandi colli alpini – mentre sentieri boschivi, mulattiere e strade poderali saranno perfette per chi preferisce le avventure in mountain bike.
Sci anche in estate
Poi coloro che riescono a pensare alla montagna solo con gli sci ai piedi possono dedicarsi al loro sport preferito sul ghiacciaio Plateau Rosà che dall’alto dei suoi 3500 metri garantisce discese spettacolari anche nel mese di agosto.
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Vacanze gastronomiche: tra sapori e tradizioni
La Valle d’Aosta, con la sua offerta variegata, è senza dubbio una meta ideale anche per un viaggio tra gusto e tradizione. Molto interessanti in questo senso sono gli itinerari gastronomici, creati appositamente per chi desidera essere guidato tra i prodotti tipici locali, le ricette tradizionali, le curiosità del territorio, le aziende agricole, i ristori agrituristici e le fattorie didattiche e, ovviamente, le sagre più importanti.
Alla scoperta di sapori e profumi del Gran Paradiso
Uno di questi parte dal fondovalle e si spinge fino alla Valgrisenche per apprezzare i vini e le specialità gastronomiche locali e scoprire le tradizioni contadine e l’architettura rurale. Punto di partenza Arvier, dove si produce un celebre vino rosso della zona del Gran Paradiso, l’Enfer d’Arvier, uno tra i primi ad ottenere la Doc nel 1972.
Addentrandosi nella Valgrisenche è possibile visitare su prenotazione, da aprile a ottobre, il magazzino di stagionatura della Cooperativa Produttori Latte e Fontina. Si trova in una ex polveriera scavata nella roccia a 1700 metri di quota. L’ottimo equilibrio tra temperatura (sugli 8° C per tutto l’anno) ed umidità che raggiunge il 98% costituisce l’ambiente ideale per la maturazione della Fontina Dop.
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È pure possibile pernottare in una delle strutture ricettive della Valgrisenche e cenare gustando i piatti tipici valdostani. Nella stagione estiva da Uselière si può arrivare, con due ore di camminata al Rifugio Mario Bezzi a 2284 metri di quota dove è possibile pernottare fino al 17 settembre.
Ritornando sulla valle centrale si risale poi in direzione di Introd dove gli appassionati di gastronomia ed etnografia possono visitare la mostra permanente che illustra i prodotti alimentari tradizionali della Valle d’Aosta e l’evoluzione delle tecniche conservative nel corso dei secoli.
L’esposizione è allestita nella Maison Bruil, uno dei maggiori esempi dell’architettura rurale della zona Gran Paradiso. Si tratta di un’antica casa rurale a funzioni concentrate: tutti gli spazi necessari alla sopravvivenza di persone e animali erano infatti raggruppati sotto un unico tetto.
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Alta valle del Lys e l’antica cucina Walser
Un altro percorso gastronomico porta a conoscere l’alta valle del Lys e l’antica e autentica cucina del popolo Walser. Qui è possibile avvicinarsi alla storia e alla cultura del popolo Walser, giunto dalla Svizzera tedesca tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e poi profondamente radicatosi in queste valli tra Valle d’Aosta e Piemonte.
Tra le diverse tradizioni del luogo, anche la cucina risente dell’influenza culturale germanica, nei nomi dei piatti e nella loro preparazione. La cucina qui è povera e rustica e declina sapientemente le poche ma nutrienti risorse della montagna. Qui si può solleticare il palato anche con il sapore dolce della Toma di Gressoney, pregiato formaggio semigrasso da tavola lavorato direttamente in alpeggio: insieme alla Fontina e al Fromadzo, costituisce motivo d’orgoglio per la produzione casearia valdostana.
Ci sono poi due piatti assolutamente da assaggiare sono: gli Chnéfflene, bocconcini di pastella (farina, acqua, latte, uovo) cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck oppure con cipolla brasata, e gli Chnolle, gnocchetti di farina di mais e di grano cotti in un brodo di carne di maiale e serviti come contorno ai salumi.
Un viaggio autentico per i cinque sensi…. provare per credere.
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Dove alloggiare in Valle d’Aosta
Per chiunque cerchi dove alloggiare in Valle d’Aosta, il portale Booking Valle d’Aosta – lo strumento per la prenotazione dei soggiorni gestito direttamente dall’Ufficio regionale del Turismo – offre l’elenco delle strutture ricettive (alberghi, RTA, B&B, agriturismi e appartamenti), con la possibilità di prenotare direttamente online senza intermediari e senza alcun costo di prenotazione, selezionando in base al comprensorio o al tipo di esperienza desiderata.
Articolo di Tiziano Argazzi|Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com.
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