Terre lontane e remote, suggestive e piacevolmente selvagge. Le isole della Norvegia centro-settentrionale sono luoghi fiabeschi posti quasi ai confini del mondo. Qui la natura è l’unica protagonista. Fiordi, montagne e borghi sono accarezzati dalla luce del sole di mezzanotte o dai colori dell’aurora boreale.
Testo e foto di Riccardo Caffù
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La Norvegia è una terra il cui nome evoca immediatamente l’idea delle montagne, dei fiordi e delle sconfinate distese di conifere.
Questo sarà invece il racconto di un Paeseinedito, che va ben oltre l’immaginario collettivo. Una perla nascosta al di sopra del Circolo polare artico e destinata solamente a coloro che osano spingersi fino alle regioni più settentrionali del pianeta.
Nel corso dell’avventura si incontreranno paesaggi fiabeschi alle Lofoten, il fiore all’occhiello dell’Artico, scenari da Jurassic Park nella splendida isola di Senja per arrivare alla meta finale del nostro viaggio: l’arcipelago di Sommaroy dove nuoteremo nel mare più cristallino dell’intera Norvegia.
Il meraviglioso muro delle Lofoten
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Il viaggio inizia già oltre il Circolo polare e più precisamente dalla cittadina di Bødo, tappa obbligatoria per chi vuole raggiungere le Lofoten via traghetto. L’immagine surreale delle isole che si innalzano dal mare è solo il preludio degli incredibili paesaggi che aspettano i visitatori.
L’esplorazione parte delle tre pittoresche cittadine di Å, Reine e Hamnoy. Qui ci si imbatte per la prima volta in uno dei simboli della Norvegia: il rorbu. Il termine deriva dall’unione di due parole norvegesi: “ro” che significa pescatore e “bu” ossia casa di piccole di dimensioni.
La struttura è storicamente l’abitazione dei pescatori: costruita in legno e dipinta tipicamente di rosso, viene edificata direttamente sui piani rocciosi a ridosso della costa. Il colore, per quanto pittoresco, non è casuale: in passato era la pittura più economica poiché derivava dall’olio di fegato di merluzzo, prodotto in grande quantità alle Lofoten.
Una delle sorprese del viaggio in queste terre è Nusfjord. La cittadina è un piccolo borgo di pescatori perfettamente conservato e designato dall’UNESCO come progetto per conservare l’architettura tradizionale norvegese.
Incastonato alla fine di un fiordo di grande bellezza, non può che stupire con i suoi vicoli, le case rosse e gialle immerse nel costante vociare dei gabbiani che abitano gli scogli circostanti.
Tra le immagini più romantiche delle isole troviamo la baia di Reine. Una vista privilegiata è regalata dal Reinebringen, una delle montagne che la domina.
L’ascesa è caratterizzata da una scalinata di 1600 gradoni che consentono di guadagnare dislivello velocemente. Senza quasi fare fatica, gradino dopo gradino, si sale di quota fino alla sommità e ci si immerge in un paesaggio da cartolina.
Qui la promessa di bellezza è stata mantenuta. All’orizzonte si estendono le Isole Lofoten a perdita d’occhio, poggiate sull’azzurro Mare di Norvegia e punteggiate da un mosaico di casette colorate.
Uno degli aspetti che rendono speciali queste isole sono le spiagge. Incastrate sul limitare di erte montagne che le dominano, si trovano immense distese di sabbia bianchissima e acqua cristallina.
L’aria calda dell’estate ha un profumo carico di fragranze che ricorda quello tropicale, tanto che nelle belle giornate ci si dimentica di trovarsi al di sopra del 66° parallelo.
Senja, l’immensa dolcezza della natura
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Il viaggio prosegue verso la seconda e magnifica tappa del viaggio: l’isola di Senja. Il termine richiama il verbo norreno “sundr” che significa “disuniti”, “separati”.
Dal punto di vista geografico questi aggettivi sono calzanti poiché sono presenti sull’isola numerosi fiordi, baie e insenature che rendono il territorio frammentato dall’acqua.
Senja è pronta a stupire ogni viaggiatore con sua maestà Segla, una delle cime più iconiche dell’intera Norvegia. Si tratta di un monolite di granito che si innalza verso l’alto, quasi a tagliare il cielo con la sua cima “a lama”.
Dalla sua sommità l’imponenza della natura è tale da togliere il fiato. Il paesaggio è un tripudio di montagne dalle creste affilate e grigie scogliere di centinaia di metri a picco sul mare.
Uno dei momenti più entusiasmanti è percorrere la Senja National Route, la strada panoramica di 130 km che porta da Ersfjord a Gryllenfjord attraversando l’isola da un capo all’altro. Fascino assoluto.
Non è un caso che questa strada sia stata inserita tra le più belle del mondo. Durante il viaggio ci si immerge tra spigolose montagne, fitte foreste e borghi ammantati da quell’autentica atmosfera portuale che caratterizzano Senja.
Qui si può avere la fortuna di fare incontri ravvicinati con la meravigliosa fauna locale. Le maestose alci sono difficili da scorgere data la loro natura schiva. Ma talvolta è possibile avvistare qualche esemplare in mezzo alla vegetazione e ai fiori lilla che circondano i sentieri.
Ben più facile è invece imbattersi nelle renne, presenti in abbondanza nelle vaste pianure del Nord. La maggior parte di loro appartiene ai “Sami”, la popolazione seminomade da secoli dedita all’allevamento delle renne. Sono decisamente confidenti con l’uomo e spesso accade che interrompano la circolazione stradale lasciando spazio a simpatiche situazioni.
Il pezzo forte del tragitto sono le piattaforme panoramiche in legno di Bergsbotne Tungeneset. Queste sono indicate per osservare il re di queste aree del pianeta: il sole di mezzanotte.
Nel periodo compreso tra i due equinozi l’astro resta sempre al di sopra dell’orizzonte, senza mai tramontare. Questo fenomeno crea un’atmosfera magica di perenne crepuscolo: il tempo si dilata e il paesaggio viene avvolto da un impalpabile velo di magia.
A sera inoltrata il sole comincia a calare, fino sfiorare dolcemente il Mare di Norvegia. I colori del tramonto si imprimono sul profilo frastagliato delle montagne e una leggera brezza marina accarezza il viso accompagnando gli ultimi raggi.
Sommaroy, nordiche Maldive
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Il viaggio verso le meraviglie situate all’estremità del mondo conduce, infine, a Sommaroy, un piccolo arcipelago distante pochi chilometri da Tromso, la capitale del Nord.
I suoi paesaggi le hanno fatto guadagnare con merito il titolo di “le Maldive della Norvegia”. Le isole sono affacciate su un mare limpido e dal colore celeste, punteggiato da scogli e porticcioli. Anche in questo caso non abbiamo potuto far altro che ammirare la straordinaria grazia e bellezza dei paesaggi scandinavi.
Queste spiagge sono l’emblema del “pubblico accesso alla natura” che permette ad ognuno, in qualunque luogo, di fare liberamente qualsiasi attività, come il trekking, la canoa e il campeggio libero.
Tutto questo alla sola condizione di rispettare e preservare il bene comune. Accanto a questi arenili si trovano centinaia di tende e camper delle persone che scelgono di viversi al 100% la natura.
I 300 abitanti della regione trascorrono d’estate oltre 2 mesi senza notte. In quel periodo senza luna e stelle il tempo perde di significato, rendendo questo fazzoletto di terra libero dalla schiavitù delle lancette che corrono inesorabilmente senza sosta.
In questo territorio la natura è ancora piena protagonista della vita dell’uomo, scandendone i ritmi e le variabili, facendosi portavoce di un inconfondibile sensazione di libertà e spensieratezza che è la vera anima e bellezza di questo straordinario Paese.
Infoutili
Informazioni: per approfondire si può consultare il sito di Visit Norway
Come arrivare: volo internazionale verso l’aeroporto di Oslo offerto da numerose compagnie, dalle low cost (EasyJet, Ryanair) a quelle di bandiera (NorwegiaAir, Sas). Da qui è necessario prendere un volo interno per la città di Bodo, da cui ci si imbarca sul traghetto che collega le Isole Lofoten.
Quando andare – Clima: visitabile tutto l’anno. L’estate offre un clima più mite e la possibilità di percorrere gli eccezionali trekking che questa zona offre. La stagione delle aurore boreali va da fine settembre a metà marzo.
Dove dormire: alle Lofoten è consigliato dormire nei rorbu appositamente adibiti a BnB. Nell’isola di Senja sono numerosi i campeggi che offrono la possibilità di dormire nei tipici bungalow nordici in legno. Nell’arcipelago di Sommaroy le strutture scarseggiano, è necessario appoggiarsi alla vicina Tromso.
Dove mangiare: consigliato l’assaggio del merluzzo, del salmone, delle zuppe calde a base di pescato del giorno e del granchio reale. Lofotmat, Nusfjord Arctic Resort, Skreien spiseri.
Fuso orario: stessa ora italiana
Documenti: carta d’identità valida per l’espatrio
Vaccini: nessun vaccino richiesto
Lingua: lingua norvegese, l’inglese è diffuso e ben parlato
Religione: luteranesimo, professato secondo la Chiesa di Norvegia
Valuta: corone norvegesi (NOK)
Elettricità: 220v, presa di elettricità di tipo europeo
Abbigliamento: abbigliamento caldo e impermeabile, che si adatti alla meteo variabile. Consigliato il tipico abbigliamento “a cipolla” dell’ambiente montano
Shopping: la città di Tromso offre un’attiva vita cittadina. Sono presenti numerosi negozi di artigianato locale e prodotti del luogo.
Link utili: per consultare le previsioni meteo attraverso il servizio del Norwegian Meteorological Institute.
Per visionare i traghetti per Lofoten, Senja e Sommaroy.
Testo e foto di Riccardo Caffù|Riproduzione riservata © Latitudeslife.com
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