Al via la 4° edizione della campagna Destinazione Bresaola per celebrare il legame del territorio con il suo salume tipico per eccellenza. Con la web app interattiva “Valtellina Nascosta” sono state individuate 15 destinazioni fuori dalle rotte scelte dai valtellinesi, 21 “Bresaola experience point” in cui degustare la Bresaola della Valtellina Igp e un podcast dedicato. Storie di cibo, tradizione e saper fare da scoprire con tutti i sensi.
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Viaggiare “like a local”, cioè come un abitante del posto, per vivere un luogo con gli occhi, le modalità e le abitudini dei residenti: è questo il nuovo trend 2024 legato al turismo, scelto da chi ama entrare in contatto con la vera essenza delle mete di viaggio.
Per sette italiani su 10 è importante per la vacanza, cercare destinazioni o esperienze poco conosciute, fuori dalle rotte più gettonate. Per un italiano su due, in tal modo si ha l’opportunità di assaporare tradizioni, usi, e costumi locali autentici, contro il 44% per cui la ragione è legata alla scoperta del territorio con gli occhi di chi ci vive e lo apprezza.
A rivelarlo è una ricerca internazionale realizzata dalla Doxa per il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina che indaga sugli aspetti che rendono la provincia di Sondrio un’icona del turismo “like a local” per italiani, valtellinesi e turisti internazionali, gli stessi aspetti che hanno ispirato “Valtellina nascosta”, spin-off della campagna “Destinazione Bresaola”.
Valtellina nascosta: una web app all’insegna del turismo sostenibile
Dopo il successo degli anni precedenti, e per rinsaldare il rapporto tra la Valtellina e la Bresaola il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha realizzato la web app “Valtellina nascosta” all’insegna del turismo sostenibile. Uno strumento che invita a scoprire l’anima autentica di questa terra attraverso mete, luoghi del cuore, tradizioni e bellezze ancora poco conosciute.
Sono state individuate 15 destinazioni “segrete” che raccontano una Valtellina inedita (anche attraverso i podcast dedicati) e 21 “Bresaola experience” point, luoghi del cibo con una forte identità locale, dove degustare sapori del territorio e in primo luogo la Bresaola della Valtellina Igp. Storie di cibo, tradizione e saper fare da scoprire con tutti i sensi, in forma interattiva: ogni tappa è, infatti, pensata per stimolare vista, udito, gusto, tatto e olfatto.
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“Valtellina nascosta”: alla scoperta della Valtellina più vera con la Bresaola Igp
Ogni 2° e 4° weekend del mese, da giugno a settembre, nei 21 “Bresaola Experience” point aderenti alla campagna, sono in programma due aperitivi local per degustare la Bresaola della Valtellina Igp. Inoltre ogni partecipante può accedere a storie e curiosità del luogo grazie al podcast “Storie segrete”: 15 audioguide con una voce narrante che invita a esplorare i luoghi e a provare sensazioni inedite attivando i sensi. Luoghi e bresaola experience point sono geolocalizzati tramite QRcode. Infine, nella webb app sono raccolte anche le 15 regole d’oro per assaporare e abbinare al meglio la Bresaola della Valtellina Igp.
“Valtellina nascosta” è anche una cartina pieghevole in distribuzione presso i principali infopoint turistici del territorio e i “Bresaola Experience” point. Le mete della guida sono state selezionate in parte dalla classifica dei valtellinesi, con l’ausilio di Rossana Pelliccioni, storica dell’arte ed esperta di territorio e validati da APF Valtellina – Azienda di Promozione e Formazione della Valtellina.
Per fare conoscere ai turisti italiani e stranieri la vera identità della Valtellina
“La campagna Destinazione Bresaola – afferma Mario Moro, Presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina – sta diventando un appuntamento fisso, atteso e apprezzato. Torniamo a omaggiare il nostro territorio di cui la Bresaola della Valtellina IGP è diretta espressione: un mix di natura, storia, cultura e tradizione che definisce l’identità locale e che vive nel nostro salume tipico.
Quest’anno – prosegue il presidente Moro – per noi sarà particolarmente importante perché ci avviciniamo sempre di più all’evento olimpico 2026, che in parte si svolgerà proprio nel nostro territorio. È una grande occasione che rappresenta un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina. La nostra guida – conclude Mario Moro – nasce proprio per accogliere al meglio i turisti italiani e stranieri che arriveranno, per fare in modo che conoscano e apprezzino la vera identità del nostro territorio, con il suggerimento di luoghi particolari che solo chi è nato e vive in Valtellina può conoscere”.
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Valtellina un territorio ancora inedito capace di coinvolgere tutti i sensi
Una tra le principali motivazioni di viaggio è la scoperta del territorio attraverso i prodotti tipici. Per sei italiani su 10 la cucina tipica esprime la vera identità locale. La Valtellina rientra perfettamente in questa tendenza. Infatti tra le cose che la contraddistinguono compaiono proprio il paesaggio naturalistico, le eccellenze gastronomiche, come la Bresaola della Valtellina Igp, le località sciistiche, la storia e le tradizioni locali, i Crotti, grotte naturali dove spira il “sorel”, corrente d’aria tipica e le bellezze architettoniche. Proprio per queste caratteristiche la Valtellina, con le sue bellezze naturalistiche, la sua tradizione gastronomica, la sua storia, regala esperienze che coinvolgono tutti i sensi.
Andiamo allora a conoscere alcune di queste 15 mete, quasi “segrete”, che dovrebbero esprimere al meglio l’anima della Valtellina. Tutte le altre si possono scoprire semplicemente scaricando la web app “Valtellina nascosta”.
Savogno in Valchiavenna: 2.886 gradini nella montagna
Il piccolo centro abitato del comune di Piuro, è raggiungibile solo a piedi grazie ad una storica e bellissima mulattiera di 2886 gradini. Il paese fu abitato sino agli anni ’60, in quanto importante punto di transito verso la Val di Lei, ma con il progressivo esodo verso i paesi della valle, divenne quasi disabitato. Attualmente solo qualche famiglia torna di tanto in tanto alla propria dimora originaria. Appare come un villaggio umilissimo che si aggrappa agli scogli del monte, entro una valle ripida che guida al vertice del monte Stella, il più alto culmine in Italia dopo il Monte Rosa.
Bresaola Experience Point: Kiosko Legnone Food&Beer;
La riserva naturale Pian di Spagna e lago di Mezzola: Una culla della biodiversità in Valtellina
Colico Pian di Spagna è la piccola pianura, area naturale protetta, estesa poco meno di 1600 ettari, posta alla confluenza della Valtellina e della Valchiavenna, tra il Lago di Mezzola e la porzione più settentrionale del Lago di Como. Area del tutto pianeggiante, è posta a circa 200 metri sul livello del mare.
Nell’area del Pian di Spagna hanno origine tre gruppi montuosi dalle caratteristiche differenti: a nord-ovest le Alpi Lepontine, a nord-est le Alpi Retiche e a sud la lunga catena delle Alpi Orobie. Il paesaggio vegetale è dominato da canneti a cannuccia di palude, oltre a boschi misti di latifoglie, ampie zone agricole adibite a pascolo o appezzamenti a mais. Il vero patrimonio della Riserva è, però, costituito dagli uccelli, sia nidificanti sia, soprattutto, migratori, per un totale di 200 specie diverse.
Bresaola Experience Point: Menaggio & Cadenabbia Golf Club e Kiosk Kwatrass;
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Tirano: gli antichi sentieri del contrabbando
Questo itinerario ha fatto la storia: percorrendo, infatti, il versante retico della Valtellina tra i meravigliosi vigneti e le numerose frazioni e borghi si possono rivivere e attraversare gli antichi sentieri “del contrabbando”. Ricchi di storia e testimonianze, in passato furono percorsi da numerosi “tiranesi” costretti a portare a spalla da una parte all’altra del confine le merci che, secondo le varie epoche, erano convenienti da “contrabbandare” (perlopiù caffè e tabacco lavorato). In questo modo, si permetteva la sopravvivenza dell’economia della Media Valle e si cercava di porre un freno all’emigrazione dei residenti locali nelle varie parti del mondo.
Bresaola Experience Point: Caffè Merizzi;
Teglio: Il Cristo Pantocatore dentro la Chiesa di San Pietro
La chiesa di San Pietro, costruita nell’XI secolo, si trova a pochi passi dal centro di Teglio. Presenta un’architettura romanica di stampo comasco-ticinese, in blocchi squadrati di pietra e sassi di fiume in letti di malta. La navata unica termina con un’abside a lesene e archetti pensili mentre il campanile è caratterizzato da tre ordini di bifore. Nel 1537 la chiesa passò ai protestanti che per ragioni di culto cancellarono con calce e intonaco tutte le decorazioni pittoriche, riscoperte e restaurate solo negli anni Ottanta. L’interno, sebbene molto spoglio, conserva, infatti, nella conca absidale affreschi tardo trecenteschi in cui domina la figura del Cristo Pantocratore, attorniato dai simboli degli evangelisti e dalle figure degli apostoli.
Bresaola Experience Point: Gran Bar;
Valmalenco: La miniera museo della Bagnada
Il museo ha riportato alla luce l’attività di miniera, un patrimonio che stava scomparendo, un’attività che è stata per lungo tempo protagonista della cultura delle “comunità malenche”. Si sviluppa su nove livelli, di cui quattro visitabili. Si possono osservare diverse tipologie di gallerie: filoni coltivati, discenderie, gallerie di servizio, camminamenti. C’è la riservetta, il locale che serviva per la conservazione degli esplosivi e per la preparazione delle cariche; al livello inferiore si ammira il Camerone il quale, grazie alla particolare acustica delle sue alte volte, ospita concerti e altri appuntamenti musicali. Sono visibili diverse attrezzature utilizzate nel lavoro di miniera e si assiste all’accensione delle lampade ad acetilene, la cui suggestiva luce accompagna i visitatori fino all’uscita.
Bresaola Experience Point: Zenith Centro della Montagna;
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Valchiavenna: I Crotti e il misterioso soffio del Sorel
Vere e proprie cantine naturali ricavate sotto a massi portati da antiche frane, i Crotti si trasformano in luoghi in cui gustare la cucina tipica, ma che conservano il proprio uso naturale, ovvero quello della stagionatura di salumi, formaggi e di maturazione del vino. Si tratta di vere prosecuzioni della roccia e, dunque, non ricavati esclusivamente sottoterra. In queste case perfettamente integrate nella natura spira il Sorel, ovvero una corrente d’aria che attraversa la roccia, soffiando a 8° costanti, in ogni stagione. Sono 3 gli elementi che lo distinguono: la sala, in cui si mangia e si beve, magari intorno ad un camino; il crotto vero e proprio, dove i prodotti vengono lasciati a maturare; l’area esterna con i tavoli di pietra, dove godere del fresco in estate.
Bresaola Experience Point: Moreschi e Crotto Belvedere.
Testo di Tiziano Argazzi Riproduzione riservata ©Latitudeslife.com
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